Procastinazione: cosa succede nella tua mente quando rimandi (e come uscirne)
Ebbene lo confesso: non ho mai trovato l’antidoto definitivo per questa infiammazione cronica della forza di volontà, questo deficit del buon senso, questa deformazione della capacità di agire secondo le proprie priorità: la sindrome da procrastinazione.
Esiste nella forma seriale o sporadica, ma entrambe agiscono in direzione contraria ai nostri piani e progetti e, conseguentemente, alla nostra efficacia e soddisfazione.
Ma cos’è la procrastinazione e cosa scatta nella mente di chi ne è affetto, in forma più o meno grave?
In parole semplici, è la tendenza a posporre tutto ciò che si potrebbe tranquillamente affrontare nell’immediato, è una distorsione della percezione che fa apparire il “domani” come infinito, pieno di opportunità, possibilità, energie, risorse, capacità e tempo di cui, nel momento presente, ci sembra di non disporre. Il punto è che quel “domani” tende appunto a rimanere “domani” anche all’indomani- causando alla nostra mente di rimanere sempre affollata dai pensieri di tutte le piccole grandi cose che non stiamo affrontando- e che nessun altro potrà affrontare per noi- facendoci perdere un sacco di energia e di fiducia nelle nostre capacità di realizzare le cose.
Quindi che fare se il cambio degli armadi ci appare come un’impresa titanica di difficilissima attuazione? O se non riusciamo ad attaccare con lo studio di una materia, la scrittura di un articolo o la preparazione di un esame fino a quando la scadenza non divenga così vicina da farci tremare le gambe?
Per i procrastinatori seriali, in effetti, solo l’avvicinarsi della scadenza ultima permette di mobilitare quelle forze necessarie all’azione, ma purtroppo questo schema non solo rischia di produrre risultati più poveri di quanto si potrebbe, e ad un costo molto più elevato in termini di stress ma soprattutto in certi casi NON FUNZIONA PROPRIO! Resta con me, tra un istante ti spiego a cosa mi riferisco. Ma prima vediamo l’anatomia di un attacco di procrastinazione.
Nella nostra mente, quando siamo davanti ad un compito che in qualche modo ci procura un po’ di tensione, perché lo riteniamo difficile, o noioso, o impegnativo, o troppo articolato- scatta ”l’effetto Lucignolo” : ecco che ci viene in mente un meraviglioso “paese dei balocchi” subito raggiungibile, a portata di mano, dove non proveremo nessuna sofferenza ed anzi, siamo sicuri di trovare proprio l’unica cosa che motiva il nostro Lucignolo e di cui non è mai sazio: la gratificazione immediata.
Perciò ecco che Facebook inizia ad avere impellente bisogno di noi, dal frigorifero qualche leccornia chiama il nostro nome con voce suadente, ci viene in mente una commissione urgente da fare, un’imperdibile acquisto da compiere, delle telefonate irrimandabili o mille quisquilie urgenti da svolgere subito, PRIMA di attaccare con il nostro compito importante… salvo convenire alla fine che ormai è un po’ tardi, che non abbiamo l’energia giusta e che domani mattina presto, sarà senz’altro un momento migliore. O al massimo lunedì. Oppure il primo del mese. Oppure…
In ogni caso, se sei un procrastinatore abituale, ti sarai accorto che questo schema in un modo o nell’altro funziona: man mano che la scadenza si avvicina infatti, scatta l’urgenza da panico che è l’unica cosa che toglie di mezzo Lucignolo (l’urgenza da panico non è per niente divertente, per lui) ed ecco che la nostra parte più sensata e giudiziosa ha il campo libero per mettere il turbo ed essere produttiva.
Ma cosa dire invece di tutte quelle situazioni, iniziative, progetti che non hanno una scadenza?
Sono cose come iniziare una propria attività, occuparsi della propria salute, stare più tempo con la famiglia, affrontare una questione professionale importante, metter mano ad una relazione che non funziona, lasciare un lavoro che non ci appaga più- e rischiano di non concretizzarsi mai, restando sempre in un futuro possibile, fino a trasformarsi in sogni infranti, intenzioni archiviate, decisioni mai prese, insoddisfazione e rimpianto.
Come possiamo evitare tanta inutile fatica e sofferenza e adottare una strategia che ci crei una maggior soddisfazione?
Ci sono valanghe di tecniche, stratagemmi mentali, esercizi per allenare concentrazione e forza di volontà ( e magari ne parleremo in un prossimo articolo) ma per la mia esperienza sia personale che con i miei, c’è un passaggio da fare a monte: innalzare la nostra consapevolezzae visione delle cose e decidere cosa vogliamo abbia più valore per noi: Lucignolo ed il paese dei balocchi e dei rimpianti, o accantonare pigrizia e paura e tuffarci completamente nei flutti della nostra vita?
E se anche tu decidi per la seconda, prova ad interpretare l’impasse non più come un nemico, o come qualcosa a cui arrenderti- ma come un messaggero. Ora mi spiego meglio:
1- IMPULSO: quando senti un impulso ad agire e fai passare 5 secondi senza fare nulla, stai spegnendo l’ENERGIA DI ATTIVAZIONE, quella che ti serve a metterti e restare in moto. Se invece fai una piccola azione concreta SUBITO, quell’energia non la disperdi ma, anzi, aumenta e ti fornisce nuovi impulsi.
2- BLOCCO: ricorda che quando ti senti bloccato è un segnale. Come la sete ed il sonno ti segnalano che hai bisogno di acqua o di riposo, il tuo sentirti bloccato o insoddisfatto, tanto da cercare mille distrazioni, ti sta segnalando che la tua anima ha fame di AVVENTURA. Non temere quindi la novità, l’incognita, ed esplora con curiosità e coraggio nuove possibilità
3- VAI OLTRE i tuoi pensieri e stati d’animo: la mente è abitudinaria e ogni volta che vuoi uscire dal seminato lei tira il freno a mano e ti rimanda in funzionamento automatico: ecco che quell’idea non ti sembra più così buona, il tuo stato d’animo non è proprio quello “giusto”… Gli anglosassoni direbbero SO WHAT? E allora?!? Non aspettare che tutto sia perfetto: sia te che io sappiamo perfettamente che non lo sarà mai. Quindi “non ti curar di lor (in questo caso i tuoi pensieri detrattori) ma guarda e passa”: allenati ad agire ugualmente! Vedrai rapidamente aumentare la fiducia nelle tue capacità e la tua soddisfazione.
Fai pratica, e sarò felice di leggere i tuoi progressi!
Articolo pubblicato sul blog “La pecora in Kashmeer” http://lapecorainkashmeer.it/2016/08/30/rimandare-a-domani/